Iran. Scontri all’università, feriti alcuni studenti. Mousavi sotto assedio
08 Dicembre 2009
di redazione
Pesanti scontri si registrano oggi all’interno dell’università di Teheran tra studenti riformisti e rappresentanti dei movimenti filo-governativi più oltranzisti. Lo hanno riferito testimoni oculari, citati dai blogger iraniani su alcuni siti web dell’opposizione e sui social network, secondo i quali all’interno del campus ci sarebbero anche studenti feriti. Le stesse fonti hanno riferito, inoltre, di un ingente schieramento delle forze di sicurezza all’esterno dell’ateneo e dell’uso di lacrimogeni.
L’università di Teheran ieri è stata uno dei luoghi dove si è concentrata la protesta dell’Onda Verde contro il governo. Migliaia di giovani, stando ai video pubblicati su "YouTube", hanno manifestato ieri in Iran contro i vertici politici della Repubblica Islamica in occasione delle celebrazioni per la Giornata dello Studente. Non si sa ancora quanti feriti e arrestati ci sono stati ieri. Negli atenei di tutte le principali città iraniane sono stati lanciati slogan contro Ahmadinejad e la Guida Suprema, Ali Khamenei, indicati come responsabili dei brogli elettorali compiuti alle elezioni presidenziali dello scorso 12 giungo.
Secondo quanto riporta il sito web dell’opposizione "Mardomak", almeno 40 basij (i paramilitari fedeli al presidente Mahmoud Ahmadinejad), in sella a motociclette, hanno circondato l’ufficio del leader dell’opposizione iraniana, Mir-Hossein Mousavi, impedendogli di partecipare alla manifestazione antigovernativa di oggi.
Il procuratore capo dell’Iran, Gholam Hossein Mohsen Ejeie, è tornato a minacciare Mousavi e l’altro capo dell’opposizione, Mehdi Karroubi, di dover comparire di fronte a un tribunale con l’accusa di aver fomentato le proteste che anche ieri si sono registrate nelle principali città iraniane. "Da oggi non saremo più tolleranti", ha dichiarato Mohsen Ejeie citato dall’agenzia d’informazione "Ilna". "Coloro che ogni giorno sovvertono l’ordine nelle città" saranno processati, ha concluso.
Intanto, le autorità iraniane hanno messo al bando Hayat-e Now, un quotidiano riformista diretto da Hadi Khamenei, fratello della Guida suprema, ayatollah Ali Khamenei. Lo riferisce oggi l’agenzia Isna. La decisione è stata presa dal Consiglio per la supervisione della stampa, che ha accusato il giornale di avere "violato la legge", ma non si conoscono i particolari. L’Isna aggiunge che il sito riformista Ayandeh è stato filtrato per avere "insultato il presidente", Mahmud Ahmadinejad. Negli ultimi anni decine di pubblicazioni, soprattutto riformiste, sono già state chiuse dalle autorità di Teheran e molti giornalisti incarcerati. Migliaia di siti Internet sono inoltre censurati.