Iran. Scontri vicino l’università tra polizia e dimostranti
07 Dicembre 2009
di redazione
Scontri tra polizia e dimostranti in piazza Enghelab, non lontano dalla principale università di Teheran. Le forze dell’ordine hanno risposto lanciando gas lacrimogeni contro “i manifestanti che scandivano slogan anti Ahmadinejad”.
Alcuni testimoni raccontano come dall’interno dell’Università arrivino grida di “Allah Akbar” (dio è grande) e slogan anti-governativi. Stesse scene sono segnalate all’università Sharif, l’ateneo scientifico più prestigioso dell’Iran.
Oggi in Iran si celebra la giornata degli studenti, per commemorare l’uccisione di tre giovani nel 1953 da parte dei servizi segreti (Savak) dello Shah. Già ieri erano state preannunciate manifestazioni studentesche, tanto che dalle prime luci del giorno agenti in assetto anti-sommossa avevano circondato l’università di Teheran. Ma i corrispondenti stranieri sono impossibilitati a verificare le notizie di persona perché da sabato le autorità iraniane hanno sospeso i loro accrediti.
Secondo il sito riformista Mowjcamp oltre una decina di madri di giovani morti nelle manifestazioni di protesta dell’estate scorsa sono state arrestate mentre si radunavano come ogni settimana in un parco di Teheran. Le madri, precisa il sito, sono state affrontate dalla polizia durante un raduno che tenevano sabato nel Parco Laleh, nel centro della capitale. Gli agenti hanno cercato di farle sgomberare, ma quando le donne hanno opposto resistenza, diverse di loro sono state arrestate. Da mesi, ormai, le madri delle vittime nella repressione delle proteste, accompagnate da altre donne attiviste, si riuniscono ogni sabato al Parco Laleh per chiedere giustizia.