Iran. Secondo il Consiglio dei Guardiani non ci sono stati brogli
26 Giugno 2009
di redazione
Non ci sono state frodi e brogli nelle elezioni del 12 giugno. Lo ha stabilito il Consiglio dei guardiani secondo quanto riferito da un portavoce.
Le autorità iraniane intanto hanno vietato a un assistente del leader moderato iraniano Mir-Hossein Mousavi, Abolfazl Fateh, di lasciare il paese per recarsi in Gran Bretagna, dove studia per un dottorato di ricerca. Lo riferisce l’emittente ‘Press Tv’, spiegando che per le autorità di Teheran l’uomo non potrà recarsi all’estero "fino a quando non avrà chiarito alcuni aspetti pertinenti alle recenti proteste post-elettorali".
Si moltiplicano intanto su blog e social network i racconti dei testimoni delle vicende di questi giorni nella capitale iraniana. Alcuni utenti di Twitter, ad esempio, riferiscono che un gruppo di persone si è recato questa mattina a pregare sulla tomba di Neda Agha-Soltan, la giovane uccisa a inizio settimana durante una manifestazione di protesta contro la rielezione del presidente Mahmoud Ahmadinejad, ma è stato fermato dalle forze di sicurezza che pattugliano la zona. Quelli tra di loro che portavano indumenti verdi (colore simobolo della protesta riformista) o che si sono rifiutati di obbedire all’ordine di allontanarsi dal cimitero sarebbero stati arrestati.
Arrivano anche propositi dall’Europa. Sull’Iran "lavoriamo" per raggiungere una posizione comune ai membri del G8 perchè "è chiaro che le posizioni non sono le stesse". Lo ha detto il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner, in merito alla prudenza della Russia nei confronti del documento che la ministeriale di Trieste potrebbe adottare oggi per chiedere alle autorità iraniane di fermare la violenta repressione delle proteste post-elettorali a Teheran.