Iran. Secondo la Cnn sarebbero almeno 19 i morti a Teheran

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Iran. Secondo la Cnn sarebbero almeno 19 i morti a Teheran

21 Giugno 2009

Almeno 19 persone, secondo la Cnn, sono rimaste uccise a Teheran negli scontri tra i sostenitori del leader riformista Mussavi e le forze dell’ordine. Il network americano cita "fonti ospedaliere". Secondo la Cnn, la polizia ha usato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti.

L’emittente americana cita non meglio precisate fonti ospedaliere e riferisce che il numero dei morti potrebbe addirittura essere superiore arrivando persino alle 150 vittime. La Cnn, che ha dedicato l’intera sua programmazione del sabato alle situazione venutasi a creare a Teheran, ha riferito di ricevere decine di migliaia di messaggi e di video via Twitter che gli utenti sostengono di aver fatto a Teheran.

Dalle immagini è possibile constatare episodi di violenza per le strade, persone ferite e scontri. Le proteste si sarebbero estese secondo la Cnn anche fuori dalla capitale iraniana e starebbero interessando altre città. Secondo la televisione di Stato iraniana, un numero imprecisato di mujaheddin Khalq è stato arrestato nelle ultime ore in Iran con l’accusa di attività terroristiche, tra cui l’incendio di autobus e la distruzione di proprietà pubbliche. L’annuncio segue una giornata di rivolta a Teheran con manifestazioni di massa alle quali le forze dell’ordine hanno reagito duramente: alcune fonti parlano di decine di morti.

Questa mattina la televisione di Stato non parla di tali avvenimenti direttamente e menziona l’arresto di membri della Organizzazione dei mujaheddin Khalq, gruppo con basi all’estero che combatte per il rovesciamento della Repubblica islamica, specificando che gli arrestati sono entrati in Iran dopo avere ricevuto addestramento all’estero. Il loro quartier generale – è stato detto – si trova in Gran Bretagna, Paese col quale negli ultimi giorni le autorità di Teheran hanno spesso polemizzato. "Leader di questo gruppo hanno incoraggiato i membri della organizzazione a commettere atti terroristici come incendiare autobus o pompe di benzina, attaccare i basiji (milizie islamiche) e distruggere proprietà pubbliche", ha detto la tv.

Nel frattempo, il capo della polizia iraniana con una lettera pubblicata oggi sui giornali ha lanciato un duro monito al candidato sconfitto alle elezioni presidenziali del 12 giugno, Mir Hossein Mussavi, avvertendo che verrà contrastato con la massima energia ogni tentativo di creare incidenti. La lettera è stato pubblicata dopo gli incidenti di ieri, che secondo alcune voci hanno provocato numerosi morti.

Non è chiaro però quando Ismail Ahmadi Mughaddam l’abbia scritta. "Annuncio che, se si continuerà come negli ultimi giorni, la polizia, in linea con il suo dovere di mantenere l’ordine e la sicurezza per la società e il popolo, impedirà con la forza ogni attività illecita", si legge nella lettera pubblicata dal quotidiano Etemad-e-melli. Mughaddam parla di "banditi" che sfruttano "il clima di illegalità" creato da Mussavi. Dice che da quando sono cominciate le manifestazioni 400 poliziotti sono stati feriti e avverte: gli agenti spareranno contro chi provoca disordini.

Anche tra i pasdaran serpeggia lo scontento, che porterà a spaccature interne. Ne è convinto Mohsen Sazegara, uno dei fondatori dei Guardiani della Rivoluzione, che in un’intervista al Corriere della Sera racconta di aver ricevuto alcune telefonate di amici pasdaran "che non sono affatto d’accordo con gli ordini dei loro comandanti". Per Sazegara, ora esule in America, "il gioco di Khamenei è rischioso. I Guardiani della Rivoluzione e i basiji non possono essere usati per reprimere il popolo a lungo, perchè – spiega – anche loro sono il popolo".

Dopo l’attacco alla marcia pacifica in piazza Enghelab, avverte Sazegara, il rischio è che ora "le proteste pacifiche diventino violente. Mi aspetto scontri e battaglie nelle strade in tutte le città iraniane. Ma dopo un pò – aggiunge – emergeranno sempre più chiare le spaccature all’interno dei Guardiani della rivoluzione e dei basiji, tra ranghi più bassi e comandanti".