Iran. Tre incriminati negli Usa per contrabbando componenti nucleari
14 Gennaio 2010
di redazione
Tre persone, due cittadini iraniani e un ingegnere chimico di origine iraniana residente negli Usa, sono state incriminate negli Stati Uniti per aver tentato di contrabbandare nella Repubblica Islamica sofisticate componenti che potrebbero essere utilizzate nello sviluppo di armi atomiche. Lo hanno riferito fonti della sicurezza americana, citate oggi dal quotidiano Los Angeles Times.
Secondo le fonti i tre uomini, violando le leggi in vigore negli Usa che regolano l’export verso Paesi contro i quali sono in vigore sanzioni, stavano cercando di trasferire in Iran pompe da vuoto. "Questi individui sapevano bene cosa stavano facendo", ha dichiarato al ‘Lat’ Louis Rodi, un dirigente dell’ufficio doganale di Los Angeles, che ha quindi rivelato lo schema che i tre incriminati volevano adottare per trasferire queste tecnologie nella Repubblica Islamica. "Le componenti viaggiavano in casse anonime su navi cargo dirette negli Emirati Arabi Uniti – ha affermato Rodi – lì un complice le avrebbe prese in consegna e poi trasferite a un altro complice in Iran". Oltre all’ingegnere chimico, Jirair Avanessian, che organizzava l’invio delle pompe da vuoto dagli Stati Uniti, sono stati arrestati altri due iraniani, Farhad Masoumian e Amirhossein Sairafi. Secondo gli inquirenti, che dallo scorso febbraio stavano lavorando a questa indagine, altre 16 volte tra il 2006 e il 2008 Avanessian avrebbe inviato tecnologie nucleari in Iran.