Iran, ultima follia con plauso Onu: “La droga è ebrea”

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Iran, ultima follia con plauso Onu: “La droga è ebrea”

04 Luglio 2012

Alle volte si cerca di crederci, l’Iran la smetterà con questa mania atomica, non sarà pazzo come sembra, tutto odio antisemita e anti-occidentale, vaneggiamenti negazionisti, tutto grande Satana e piccolo Satana…no, vedrai che alla fine ci stanno a smettere di arricchire l’uranio: quando vanno agli incontri internazionali per la trattativa sul nucleare e stringono la mano alla Ashton, quella baronessa ministro degli Esteri dell’UE avrà pure qualche ragione di essere tanto contenta per l’attenzione galante dei suoi interlocutori in camicia grigia e occhialini da intellettuale.

Invece no, il timore che il regime iraniano sia patologico e pericoloso ci viene sempre confermato. Ultimo episodio: una settimana fa si è riunita a Teheran la conferenza internazionale dell’ONU contro la droga. Il vice presidente Mohammad Reza Rahimi ha detto che la chiave per comprendere la diffusione della droga è tutta negli ebrei e nell’ebraismo. E’ un diktat ordinato dal Talmud, dice il colto Rahimi, che insegna a distruggere chiunque non sia ebreo. Rahimi ha dunque promesso una taglia in denaro del suo governo per chiunque troverà anche un solo ebreo drogato. Non esistono perché devono drogare tutti gli altri. Nelle more di questa attività, dice Rahimi che lui sa che i ginecologi ebrei uccidono i neonati neri, e anche che hanno inventato la rivoluzione bolscevica, tant’è vero che nel 1917 fra gli Ebrei non c’è neanche un morto.

Nessuno fra i delegati dell’ONU si è alzato in piedi, fra gli eleganti europei e i potenti americani presenti nessuno ha provato a tirare un pugno sul naso a Rahimi. Si sono alzate, oh sì, molte sopracciglia e qualcuno ha detto che quello era un gran brutto intervento, ma che l’Iran è un partner contro la droga. Brutto? Ha il suo fascino per i palestinesi che con cinque articoli sui loro giornali ufficiali accusano gli israeliani di disseminare la droga fra i giovani palestinesi, e anche l’AIDS, e anche la prostituzione. Una volta una stupefatta Hillary Clinton fu inchiodata in un angolo da Suha Arafat che le raccontava che gli Israeliani riempivano la loro acqua di veleno. Ma anche lei non disse niente, come l’ONU non ha detto niente a Rahimi. Ma, già, non dice niente nemmeno ad Ahmadinejad quando promette all’Assemblea dell’ONU di distruggere Israele. Anzi, molti applaudono.

Tratto da Il Giornale