Iraq: Accordo tra leader sciiti
07 Ottobre 2007
di redazione
Moqtada al-Sadr e Abdul Aziz Hakim hanno raggiunto ieri un accordo che può essere definito storico e che è mirato alla cessazione della attività di guerriglia tra i loro seguaci.
Questo accordo era ritenuto necessario al governo di Nouri al-Maliki, perché potesse continuare ad esistere ed evitare il voto di sfiducia al Parlamento. Le due fazioni in lotta, infatti, l’Esercito del Madhi di Sadr e l’ala armata del Consiglio Supremo Islamico Iracheno di Hakim fanno entrambe parte del governo e si sono scontrato nel corso degli ultimi quattro anni innumerevoli volte nello scenario dell’Iraq meridionale.
Secondo quanto riferito da Liwa Smeism, portavoce del chierico al-Sadr al %3Cem>New York Times, l’accordo raggiunto comprenderebbe un cessate il fuoco e la fine della propaganda politica distruttiva portata avanti da entrambe le fazioni nei propri media.
Da quando l’esercito britannico si è ritirato dalle sue postazioni, la città meridionale di Basra è diventata oggetto del contendere per le milizie del Madhi, quelle del Consiglio Supremo Islamico ed altre fazioni in lotta. L’accordo raggiunto ieri tra Sadr e Hakim, sebbene ancora incerto per quanto riguarda la sua effettiva consistenza, potrebbe cambiare le cose in senso positivo.