Iraq. Al Maliki accetta le dimissioni del ministro del Commercio

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Iraq. Al Maliki accetta le dimissioni del ministro del Commercio

25 Maggio 2009

Il primo ministro iracheno Nuri al Maliki ha oggi accettato le dimissioni presentate il 14 maggio dal ministro del Commercio Abed al Falah al Sudani. Lo rende noto l’ufficio del premier con un comunicato.

Nella nota ufficiale si precisa che al Maliki ha rimandato l’accettazione delle dimissioni di al Sudani per dare ad una commissione parlamentare il tempo di completare le audizioni del responsabile del dicastero del commercio, accusato di corruzione dal alcuni membri del Parlamento. Al Sudani è membro di un ramo minore del Partito Dawa, che fa parte dell’alleanza sciita che sostiene il premier al Maliki.

Anche nel maggiore partito sunnita iracheno tira aria di cambiamento. Il segretario generale Tereq al Hashimi si è dimesso per dedicare più tempo al suo incarico di vicepresidente iracheno, e al suo posto è stato eletto un medico di 70 anni, Osama al Tikriti. Il Consiglio della Shura del partito si è riunito ieri e, dopo aver accettato le dimissioni di al Hashimi, ha proceduto all’elezione di al Tikriti quale segretario generale e di Iyad al Samarrai, attuale presidente del Parlamento, come suo vice, riferisce oggi l’agenzia Nina.

Il nuovo segretario è nato nel 1939 a Tikrit, città natale del defunto ex presidente Saddam Hussein. Nel 1952 aderì alla fratellanza musulmana irachena, formazione posta fuorilegge dal regime Baath e nel 1972 fu costretto alla fuga in Gran Bretagna, dove è rimasto 30 anni. Nel 2003, dopo la caduta di Saddam Hussein, è tornato in Iraq, iniziando l’attività politica. In un comunicato, il Partito islamico esprime i suoi "più sinceri ringraziamenti" al segretario uscente al Hashimi, "che ha guidato il partito in tempi difficili" e rende omaggio alla sua "lodevole posizione nel sottoporre le dimissioni … a causa delle sue grandi responsabilità di vicepresidente". Al Hasemi è vice presidente dell’Iraq dall’aprile del 2006. Pochi giorni prima della sua nomina, suo fratello Mahmoud venne ucciso e, pochi giorni dopo, anche sua sorella Mayssun.

Nel frattempo, continuano le violenze nel Paese. Un camion bomba è stato scoperto e sequestrato nel corso di un’operazione delle forze di sicurezze irachene che ha portato all’uccisione di due cittadini siriani e all’arresto di altri due terroristi nel quartiere Ghadir della parte Est di Baghdad. A confermarlo è il Comando delle operazioni per la sicurezza a Baghdad precisando che "sulla base di informazioni di intelligence", le forze di polizia sono inoltre riuscite ad arrestare altri "tre terroristi che appartengono al gruppo responsabile dell’attentato nel quartiere Dora della capitale del 21 maggio" scorso, in cui sono morte di almeno 12 persone, tra cui tre soldati americani.