Iraq. Baghdad: le trattative per il trattato strategico con Usa “sono ferme”

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Iraq. Baghdad: le trattative per il trattato strategico con Usa “sono ferme”

03 Settembre 2008

In attesa della risposta di Washington a nuove proposte irachene, le trattative per il trattato strategico Usa-Iraq "sono ferme". Lo scrive stamane il quotidiano di stato iracheno al Sabah citando fonti governative che prevedono – in caso di fallimento – il ricorso a un "protocollo provvisorio" in modo da dare "una copertura legale alle presenze delle truppe straniere nel Paese.

Al Sabah dedica l’apertura alle trattative tra Washington e Baghdad per definire la presenza delle truppe statunitense in Iraq dopo la scadenza del mandato Onu che termina il 31 dicembre prossimo. Secondo fonti "vicine alle trattative", "nuove proposte del governo di Baghdad sono state recapitate alla Casa Bianca da una delegazione Usa".

Le stesse fonti affermano in sostanza che nel caso di un eventuale fallimento delle trattative, ci sarebbe un’opzione irachena che prevede "la firma di un protocollo provvisorio della durata di 6 mesi". Tale ‘opzione alternativa’ servirebbe a "dare copertura legale alla presenza delle truppe straniere", come affermano le fonti del foglio iracheno.

L’esito delle trattative che durano oramai da otto mesi, è uno dei temi delicati della campagna elettorale Usa. Washington e Baghdad non sono allineate sui termini del patto strategico, sia per quanto riguarda la durata dello stesso che circa lo status legale delle truppe Usa: Il governo al Maliki, insiste che sia revocata l’immunità ai soldati stranieri, perchè ‘lesiva della sovranità nazionale’, mentre Washington non è d’accordo