Iraq, caos a Baghdad: dichiarato lo stato di emergenza
01 Maggio 2016
È stato dichiarato lo stato d’emergenza a Baghdad dove alcune decine di dimostranti sostenitori del leader sciita iracheno Moqtada al Sadr sono penetrati oggi nella Zona Verde fortificata nel centro di Baghdad. Alcuni dei manifestanti sono riusciti ad entrare in Parlamento. E’ qello che riferiscono diversi media locali e la televisione panaraba Al Jazira. L’episodio è avvenuto durante una manifestazione indetta dallo stesso Sadr per chiedere al Parlamento una politica più decisa nella lotta alla corruzione e contro il rinvio di una sessione in cui dovevano essere votati gli incarichi a nuovi ministri. Il tutto nell’ambito di un rimpasto di governo.
Cioè fino a quando il primo ministro Haidar al Abadi completerà un rimpasto del governo che porti alla guida dei ministeri tecnocrati non compromessi con i gruppi etnici e confessionali tra i quali il potere è lottizzato a partire dal 2003, vale a dire dalla caduta del regime di Saddam Hussein. Nel frattempo in Siria, il Paese vicino anch’esso coinvolto nella grande guerra che sconvolge la regione, i bombardamenti aerei governativi sono continuati ad Aleppo, risucchiata in un vortice di violenza che negli ultimi nove giorni ha provocato quasi 250 morti e che ha praticamente messo fine alla cessazione delle ostilità in vigore su tutto il territorio nazionale dal 27 febbraio. Mentre nei sobborghi di Damasco e nella provincia settentrionale di Latakia è entrata in vigore una tregua temporanea, che durerà 24 ore nel primo caso e 72 ore nel secondo.
Intanto un’autobomba ha causato la morte di almeno 21 persone e almeno 42 feriti nella zona sudest di Baghdad. Secondo fonti della polizia locale, l’attentato aveva come obiettivo i pellegrini sciiti che stavano per recarsi nel tempio di Kadhimiyah per la commemorazione annuale dell’imam Musa Kadhim, mentre altri funzionari iracheni sostengono che l’attacco fosse mirato a colpire un mercato nelle vicinanze. L’attentato è stato rivendicato dall’Isis.