Iraq. Cristiani chiedono una loro provincia a est di Mosul
29 Novembre 2010
di redazione
I cristiani iracheni hanno chiesto al premier incaricato Nuri al-Maliki e al suo futuro governo di concedere loro una provincia che potrebbe sorgere a est di Mosul, nel nord del paese.
Secondo quanto rivela il deputato cristiano iracheno Yunadim Kana, al giornale arabo ‘al-Hayat’, "è stata individuata un’area di alcune decine di chilometri quadrati nella zona di Sahl Ninve dove ci sono diversi villaggi quasi interamente abitati da cittadini di fede cristiana". Secondo il parlamentare, "la nostra richiesta rispetta l’articolo 125 della Costituzione che prevede la nascita di nuove province", ricordando che alcune zone, come quella di Salahuddin, Dihuk e Najaf sono diventate province solo alla fine degli anni cinquanta. Infine Kana respinge con forza "il tentativo di costringere i cristiani iracheni a emigrare" e ricorda che da giorni centinai di cristiani "stanziano davanti al consolato francese di Baghdad nella speranza di ottenere un visto per espatriare".
La proposta di dare vita a una provincia cristiana in Iraq risponderebbe così all’appello del presidente, Jalal Talabani, che aveva chiesto ai suoi cittadini di fede cristiana di concentrarsi nel Kurdistan iracheno per sfuggire agli attentati di al-Qaeda.