Iraq, Isis attacca Kirkuk: un tecnico iraniano morto, scontri tra polizia e Jihadisti
21 Ottobre 2016
di redazione
Un tecnico iraniano è stato ucciso e altri quattro sono rimasti feriti in un attacco compiuto da miliziani dell’Isis alla centrale elettrica di Dibis, 45 chilometri a nord-ovest della città irachena di Kirkuk. Lo dice la polizia locale. Tecnici iraniani lavorano sul sito per realizzare un ampliamento della centrale.
Isis si è lanciata nell’ennesimo attacco kamikaze: l’ultimo bilancio parla di dieci persone uccise, tra le vittime ci sono tre ingegneri, due impiegati e cinque operai. Secondo alcune fonti, i jihadisti potrebbero essere arrivati a Kirkuk mescolandosi ai molti profughi che nelle ultime settimane sono fuggiti da Hawijia, città a 70 chilometri a sud-ovest di Kirkuk.
Hawija è la città principale di una sacca di territorio ancora in mano all’Isis ma che le forze governative e quelle curde sono riuscite ad isolare dalla regione di Mosul, a nord. Intanto continuano violenti scontri tra polizia irachena e jihadisti nell’area di Kirkuk, dopo l’attacco. Si contano almeno sei agenti e 12 jihadisti morti, secondo fonti locali.
“Ci sono scontri sporadici tra forze di sicurezza e Daesh (acronimo arabo per Isis)”, ha dichiarato un colonnello di polizia alla Afp a Kirkuk. Testimoni oculari, compreso un giornalista di Afp, hanno visto gruppi di militanti islamisti in svariati quartieri della città: alcuni entravano nelle moschee, altri in edifici pubblici. L’Isis ha lanciato una serie di attacchi kamikaze a Kirkuk e Dibis.