Iraq, respinta proposta Usa sul federalismo
30 Settembre 2007
di redazione
I principali partiti politici iracheni hanno respinto la
proposta del senato americano, che suggeriva una forma di governo centrale ridimensionato.
Secondo la proposta Usa la maggior parte dei poteri sarebbe dovuta essere
attribuita alle regioni, divise per etnie.
La soluzione no sembra accettabile, secondo i partiti
iracheni, che vedono in questo modo minata la futura stabilità del loro Paese.
I gruppi, che rappresentano sia i sunniti sia gli sciiti,
%0Ahanno spiegato che il piano limiterebbe la sovranità dell’Iraq e hanno
ipotizzato che l’Assemblea nazionale possa redigere un progetto di legge che
vieti permanentemente la divisione della nazione su confini confessionali o
etnici.
“Questa proposta è stata basata sulla scorretta lettura e
sulle stime irrealistiche del passato, presente e futuro dell’Iraq”,- ha
scritto in una nota Izzat al Shahbandar, un rappresentante del partito laico
Lista nazionale irachena, nel corso di una conferenza stampa. E ha aggiunto che
la proposta “è contraria a tutte le leggi della comunità internazionale e tutte
le sue illegittime istituzioni che proteggono ogni diritto del popolo
nell’autodecisione, nella costruzione del proprio futuro e nella difesa
dell’unità e della sovranità”.