I sei ministri del blocco sadrista,
il movimento dell'imam radicale sciita antiamericano, come annunciato, hanno lasciato il governo. La decisione, ufficializzata durante una conferenza stampa a
Baghdad, è stata presa a causa al rifiuto del
primo ministro sciita Nouri Al Maliki di fissare un calendario per il ritiro delle truppe straniere
dall'Iraq.
A parere di Nassar al-Rubaie, capo del movimento sadrista, sarebbe stato al-Sadr in persona a ordinare ai suoi sei ministri di lasciare
il governo. Rubaie ha comunque espresso la speranza
che i ministeri vacanti "siano assegnati a personaggi
indipendenti che rappresentino la volontà del popolo".