Iraq-Usa: premier Abadi incassa da Trump sostegno nella lotta contro lo Stato islamico

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Iraq-Usa: premier Abadi incassa da Trump sostegno nella lotta contro lo Stato islamico

21 Marzo 2017

Il primo ministro iracheno Haider al Abadi ha ricevuto ieri, lunedi’ 20 marzo, un rinnovato sostegno nella lotta contro il terrorismo e lo Stato islamico (Is) dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il primo ministro iracheno è stato accolto nell’Ufficio ovale della Casa bianca, e si è finiti presto con il sottolineare che gli Usa sostengono l’Iraq e il suo popolo nella guerra comune contro i gruppi terroristici. “Gli Stati Uniti hanno rinnovato il loro impegno con l’Iraq in favore di un partenariato globale sulla base del rispetto reciproco, alla luce dell’accordo quadro strategico iracheno-statunitense che definisce la cooperazione in campo politico, economico e culturale”, si legge nella dichiarazione.

“Trump ha voluto ospitare il primo ministro Abadi alla Casa Bianca, valorizzando il ruolo dell’Iraq, la stretta relazione tra il popolo americano e iracheno e l’importanza del rapporto tra i due governi”, si precisa nel comunicato. Il livello della cooperazione militare tra l’Iraq e gli Stati Uniti nella guerra contro lo Stato islamico e nella campagna militare per liberare Mosul, ultima roccaforte del gruppo jihadista nel paese arabo, è stato a lungo elogiato.

I due leader hanno convenuto che il partenariato a lungo termine tra l’Iraq e gli Stati Uniti sradicherà il terrorismo dall’Iraq e rafforzerà la cooperazione in campo militare e non solo. “D’accordo con i 68 paesi membri della coalizione internazionale per la repressione del terrorismo, gli Stati Uniti continueranno a fornire supporto e addestramento alle forze irachene per ottenere la vittoria decisiva e duratura contro i gruppi terroristici e per portare le loro capacità ad un livello avanzato di funzionalità e competenza. Le Nazioni Unite sono un pilastro importante per sostenere la sicurezza in entrambi i paesi”, ha detto Trump, citato dagli iracheni.

Sintesi dell’incontro e dello stato delle relazioni è nella nota che il premier iracheno ha dato alle stampe: il presidente americano Donald Trump è “più coinvolto” del suo predecessore Barack Obama nella guerra all’Isis.