Isis: Combatteremo fino alla morte per difendere Mosul
08 Luglio 2017
di Redazione
“La città di Mosul è completamente libera”, con gli ultimi combattenti dello Stato Islamico (Isis) che “si sono fatti saltare per aria” in gruppo per non farsi prendere vivi dalle forze irachene. E’ quanto riferisce la tv satellitare al Mayadeen che cita “comandanti in campo” dell’esercito. Anche se non è arrivato ancora l’atteso annuncio ufficiale della vittoria, l’emittente, che ha una propria troupe nella zona dei combattimenti, sta trasmettendo in diretta immagini di giubilo dei militari all’interno della città vecchia, alcuni dei quali sparano per aria ed altri che sventolano la bandiera nazionale.
Anche le forze della polizia federale irachena, che partecipano all’offensiva contro l’Isis a Mosul, hanno detto che tutta la parte occidentale della città è stata strappata allo Stato islamico, come prima aveva affermato in precedenza il portavoce delle operazioni. Gli ultimi quartieri di Bab al Tub, Suq al Sagha e la Via Najafi sono stati riconquistati stamane, ha affermato il generale Shaker Jawdat, capo della polizia federale, citato dal sito della televisione curdo-irachena Rudaw. Non si tratta ancora, tuttavia, della dichiarazione di vittoria che era stata preannunciata dalla televisione di Baghdad, perché alcune sacche di resistenza rimangono nella Città vecchia.
Diversi siti web riferiscono di “un suicidio collettivo” degli ultimi combattenti del Califfato per non farsi prendere dai soldati. In particolare la tv satellitare al Mayadeen, che ha un suo inviato nella zona dei combattimenti, citando un comandante militare riferisce che “un gruppo di combattenti vistosi accerchiati dagli eroi dell’esercito vicino alle rive del fiume Tigri si sono fatti saltare per aria collettivamente”. Un comandante della brigata al Suqqur dell’esercito iracheno, citato sempre dall’emittente, ha affermato che quel che ha definito “il governatore Isis della provincia di Ninive (il cui capoluogo è Mosul), Abu Ahmed al Jumeili è stato ucciso”. Lo Stato islamico, intanto, promette di combattere fino alla morte per difendere la sua ultima roccaforte nella città vecchia di Mosul contro le forze irachene sostenute dagli Stati Uniti. Lo riferisce l’agenzia di stampa Amaq, legata all’Isis.