Isis, intelligence Usa: “Cellule dormienti in Italia”

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Isis, intelligence Usa: “Cellule dormienti in Italia”

26 Aprile 2016

“Cellule terroristiche dormienti dello Stato islamico sono presenti in Italia così come in Germania e nel Regno Unito.” E’ quanto riferisce il capo dell’intelligence.  Si tratterebbe di gruppi analoghi a quelli che hanno organizzato gli attentati di Bruxelles dello scorso 22 marzo. L’allarme lanciato ieri dall’intelligence americana James Clapper, non lascia indifferenti, anche perché il tutto è stato reso noto ad un evento con il quotidiano statunitense Christian Science Monitor. 

Alla domanda se credeva che esistano simili cellule clandestine nelle tre nazioni europee, Clapper ha risposto “Si”. Clepper ha sottolineato la necessità per i Paesi dell’Unione Europea di impegnarsi di più nella condivisione di informazioni d’intelligence per contribuire a contrastare attacchi terroristici.  E l’esperto, ha, poi, lanciato un importante monito a tutta l’Europa: il desiderio delle nazioni Ue di incoraggiare la libera circolazione di beni e persone attraverso i loro confini e di garantire la privacy dei propri cittadini “in alcuni casi è in conflitto con la responsabilità di proteggere la sicurezza”.

Non è la prima volta che dagli Usa arrivano simili allarmi che riguardano l’Italia, dove è tutt’ora in vigore una fase di “allerta 2”, di “preallarme per probabili o imminenti attacchi terroristici”. Una fase, ribadita da una circolare della polizia, dopo gli attentati di Bruxelles del 22 marzo rivolta a  questori e prefetti per la predisposizione delle misure di sicurezza.  La fase di “allerta 2” prevede che siano prefetti e questori ad applicare le direttive del piano nazionale di pubblica sicurezza con le linee guida per i piani provinciali antiterrorismo per la loro “imminente o probabile attivazione” nell’ambito della “fase di preallarme per probabili o imminenti attacchi terroristici”. 

Ed in particolare, la fase di “allerta 2”, prevede la “massima attenzione agli obiettivi sensibili”, quali “luoghi di massima aggregazione, luoghi di culto, porti, aeroporti, terminal bus stazioni ferroviarie e metropolitane”, oltre che sedi istituzionali italiane e straniere.