Israele. Gay ottiene congedo per maternità
16 Marzo 2009
di redazione
L’istituto israeliano della previdenza, per la prima volta, ha accettato di concedere un permesso di maternità ad un padre gay. Yonatan Gher, che è anche direttore dell’organizzazione Open House Pride and Tolerance di Gerusalemme, ha ottenuto un congedo di maternità di 64 giorni in occasione della nascita del figlio biologico, nato in India da una madre surrogata. Il suo compagno, con il quale convive da sette anni, ha intanto aperto la procedura per l’adozione del piccolo.
Il sito del quotidiano Haaretz spiega come fossero già due anni che la coppia gay cercava un modo per avere un figlio. Dopo essersi resi conto che un’adozione in Israele era impossibile, Gher e il suo partner hanno scartato anche l’ipotesi di rivolgersi ad una donna israeliana per non esporre il figlio ad una situazione di affidamento condiviso come in un divorzio. La coppia si è allora rivolta ad una struttura medica a Mumbai (Bombay) in India, dove sono state scelte una donatrice di ovuli e una madre surrogata.
Dopo la nascita, Gher e il compagno sono tornati in Israele con il neonato nel novembre del 2008. Il neo-papà ha anche chiesto il rimborso dei costi dell’ospedale in India, ma su questo punto non ha ancora avuto risposta.