Israele, il Nobel per la pace Trimble contro l’UNHRC

Nei giorni scorsi scrivevamo che bisogna andarci cauti con la retorica sui diritti umani. La conferma viene dal premio Nobel per la Pace, David Trimble, che se l’è presa con lo United Nations Human Rights Council, uno dei più importanti organismi per il modo in cui descrive la questione israelo-palestinese. Con un atteggiamento pregiudiziale quanto sproporzionato verso lo Stato di Davide.

Trimble ha detto che quell’atteggiamento "può solo indebolire il processo di pace", prendendosela con un recente report dell’UNHRC sugli insediamenti nel quale si chiedeva agli israeliani di restare nei confini stabiliti dall’armistizio del 1949.

Una richiesta, secondo Trimble, che avrebbe "la grottesca conseguenza di far tornare la parte ebraica di Gerusalemme alla desolata condizione vissuta tra il 1948 e il 1967", cioè a quando gli occupanti Giordani impedivano agli ebrei di avere accesso a Gerusalemme Est, profanando l’antico cimitero ebraico sul Monte degli Ulivi con la costruzione di parcheggi e pompe di benzina.

Sempre secondo il Nobel, l’UNHRC sta istituzionalizzando il biasimo internazionale contro Israle, trattamento ben diverso da quello che viene riservato a potenze democraticissime come Iran o Cina (Teheran, per dire, ha un bel seggio nell’organismo dell’Onu…).

Per chi non lo conoscesse, Trimble è stato l’uomo che ha portato l’Irlanda del Nord a sottoscrivere gli accordi di Belfast, oltre ad essere stato primo ministro dell’Ulster. “The Right Honourable William David Trimble by the name, style and title of Baron Trimble, of Lisnagarvey in the County of Antrim”, come recita Wikipedia citando la Camera dei Lord.