Israele, Trump sceglie nuovo ambasciatore Usa. Friedman: “Sarò a Gerusalemme capitale”
16 Dicembre 2016
Donald Trump ha scelto l’avvocato David Friedman come ambasciatore in Israele, che ha ringraziato per la nomina dicendo di voler lavorare per la pace “dalla ambasciata americana nella capitale eterna di Israele, Gerusalemme”, confermando l’intenzione del neo presidente eletto di spostare l’ambasciata da Tel Aviv.
La dichiarazione del nuovo ambasciatore, che certamente non è passata inosservata, dà il via, di fatto, alla nuova politica estera di Trump, che durante la campagna elettorale ha incontrato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, e si è impegnato a riconoscere Gerusalemme come “la capitale indivisa” di Israele. Nei giorni scorsi, una voce nel suo entourage, Kellyanne Conway, ha assicurato che si tratta di una delle sue “grandi priorità”.
Gli Stati Uniti e la gran parte della diplomazia internazionale, oggi, non riconoscono Gerusalemme come la capitale di Israele, anzi, il tema è tutt’ora una questione molto delicata nel conflitto mediorientale.
In base al Jerusalem Embassy Act, varato dal Congresso americano nel 1995, l’ambasciata Usa dovrebbe spostarsi da Tel Aviv a Gerusalemme, definita nel provvedimento “capitale indivisibile” di Israele. Ma finora tutti i presidenti sono ricorsi alla loro autorità emanando decreti esecutivi che di fatto hanno bloccato l’entrata in vigore della legge.
All’inizio di dicembre anche Barack Obama ha firmato una nuova proroga semestrale per l’ambasciata Usa a Tel Aviv. La proroga semestrale è ormai una consuetudine dai tempi della presidenza Clinton. La novità, dunque, segna una virata nella politica estera di Washington.
La nomina di Friedman è stata criticata pesantemente da un’associazione progressista statunitense, J Street, che ha denunciato la scelta “irresponsabile” di “un amico statunitense del movimento per la colonizzazione” israeliana nei territori palestinesi. La nomina deve ancora essere confermata dal Senato.
Friedman ”è stato un amico di lunga data e un fidato consigliere – ha detto Trump in un comunicato -. Le sue forti relazioni in Israele costituiranno le fondamenta della sua missione diplomatica e saranno uno straordinario asset per il nostro Paese mentre rafforzeremo i legami con i nostri alleati e ci batteremo per la pace in Medio Oriente”.