Istat, a novembre è ancora inflazione
30 Novembre 2016
Attesa in lieve recupero l’inflazione in Italia anche se i prezzi restano in territorio negativo. Nel mese di novembre, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% rispetto a novembre 2015 (era -0,2% a ottobre). Su base mensile l’indicatore è sceso dello 0,1%.
La lieve ripresa dell’inflazione, spiega l’Istituto di statistica, è dovuta soprattutto agli andamenti dei prezzi dei servizi, tra i quali spiccano la ripresa dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,8%, la variazione era nulla a ottobre) e l’accelerazione della crescita di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (+1,0, da +0,6% di ottobre). Tra i beni, contribuiscono al ritorno in territorio positivo dell’inflazione sia i prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+0,3%, da -0,9% di ottobre) sia quelli, degli Alimentari non lavorati (+0,2%, da -0,4%), bilanciati però dal rallentamento dei prezzi dei Beni durevoli (+0,2% da +0,6%).
Pertanto, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni raddoppia rispetto a ottobre 2016 portandosi a un punto percentuale, con i prezzi dei beni che fanno registrare una flessione pari a -0,4% come quella di ottobre, mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi sale a +0,6, da +0,1% del mese precedente. Sia l’inflazione di fondo, calcolata al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, sia l’inflazione al netto dei beni energetici, segnano un’accelerazione della crescita attestandosi entrambe a +0,4%, da +0,2% di ottobre. L’inflazione acquisita per il 2016 risulta pari a -0,2% (era -0,1 a ottobre).
Sia l’inflazione di fondo, calcolata al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, sia l’inflazione al netto dei beni energetici, sono aumentate a +0,4% dal +0,2% di ottobre. Discorso a parte per i beni alimentari in crescita dello 0,4% mensile ma in flessione dello -0,1% annuo, e per quelli ad alta frequenza di acquisto, in forte rialzo. Da segnalare, però, che secondo le stime dell’Istat l’inflazione acquisita per quest’anno risulta pari a -0,2% dal -0,1% di ottobre e che le stime di oggi sono preliminari visto che quelle definitive verranno diffuse il prossimo 14 dicembre.
Ma per il Codacons l’uscita dalla deflazione è solo un’illusione ottica. “In realtà non c’è stata alcuna ripresa dei prezzi, e il segno positivo è da attribuire unicamente al comparto servizi, con i trasporti cresciuti dell’1% e i servizi ricreativi dello 0,8%”, ha oggi messo nero su bianco il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi. “La crisi dei prezzi si fa ancora sentire in Italia ed è ben lontana dall’essere superata; una crisi determinata dai consumi in stallo e dalle vendite al dettaglio che non ripartono, e che getta ombre inquietanti sulle spese delle famiglie durante le prossime festività”. Per questo l’associazione ha chiesto alle Regioni di organizzare Black Friday in stile americano ogni venerdì del mese da qui a Natale.