Istat: commercio fermo. -0,6% a marzo. Consumatori in calo
28 Maggio 2016
Torna a calare a marzo 2016 il valore delle vendite al dettaglio. Torna a frenare, insomma, lo shopping degli italiani, facendo segnare un inatteso decremento delle vendite al dettaglio, nel mese di marzo, dopo il recupero messo a segno a febbraio.
L’Istat registra una contrazione dello 0,6% rispetto a febbraio e sottolinea che, nella media del primo trimestre, le vendite sono invariate rispetto ai tre mesi precedenti.
I dati in volume mostrano un andamento simile a quelli in valore con una riduzione delle vendite dello 0,8% sul mese e una crescita dell’1,9% sull’anno. Nel trimestre indicano un lievissima crescita pari allo 0,1%. In particolare le vendite alimentari segnano una contrazione dell’1,2% a marzo rispetto a febbraio e aumentano nell’anno del 3,7% in valore, aiutate dalle festività pasquali e dalla deflazione.
Rispetto a marzo 2015, le vendite crescono complessivamente sia in valore (+2,2%), sia in volume (+1,9%). Per quanto riguarda i prodotti non alimentari, gli aumenti annuali più marcati in valore si rilevano per gioiellerie e orologerie il +3,5% e per giochi giocattoli, sport e campeggio il +3,2%. L’incremento su base annua in valore è più sostenuto per la grande distribuzione rispetto alle imprese che operano su piccole superfici. Gli aumenti più consistenti in valore riguardano le imprese da 6 a 49 addetti (+2,8%) e quelle con almeno 50 addetti (+2,7%).