Istat, gli immigrati superano gli italiani: è la prima volta in 90 anni
11 Giugno 2016
Al 31 dicembre 2015 risiedevano in Italia 60.665.551 persone, di cui più di 5 milioni di cittadinanza straniera. Ce lo dice l’Istat. E la notizia scuote come se non c’era ad aspettarselo.
Nel corso del 2015 il numero dei residenti ha registrato una diminuzione consistente per la prima volta negli ultimi novanta anni: il saldo complessivo è negativo per 130.061 unità. Il calo riguarda esclusivamente la popolazione di cittadinanza italiana contro quella straniera aumenta di 11.716 unità.
Sono circa 200 le nazionalità presenti nel nostro Paese, per oltre il 50% (oltre 2,6 milioni di individui) si tratta di cittadini di un Paese europeo. La cittadinanza maggiormente rappresentata è quella rumena (22,9%) seguita da quella albanese (9,3%). Il movimento migratorio con l’estero mostra un saldo positivo di circa 133 mila unità, seppure in flessione rispetto agli anni precedenti.
Si conferma la maggiore attrattività delle regioni del Nord e del Centro, verso le quali si indirizzano i flussi migratori provenienti sia dall’estero sia dall’interno. Prosegue infine la crescita delle acquisizioni di cittadinanza: ammontano a 178 mila i nuovi cittadini italiani nel 2015.
Continua la diminuzione delle nascite in atto dal 2008: lo certifica l’Istat, nel bilancio demografico nazionale. Nel 2015 i nati sono meno di mezzo milione (-17 mila sul 2014) di cui circa 72 mila stranieri (14,8% del totale).
I decessi sono stati oltre 647 mila, quasi 50 mila in più rispetto al 2014. Non si arresta, pertanto, la tendenza di invecchiamento della popolazione residente: l’età media è 44,7 anni.