Istat, gli italiani non leggono ma vanno al cinema

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Istat, gli italiani non leggono ma vanno al cinema

Istat, gli italiani non leggono ma vanno al cinema

12 Dicembre 2007

Oltre 34 milioni di persone hanno visitato, nel 2006, i 400 luoghi di antichità e arte presenti nel nostro paese con un incremento del 4,4% rispetto al 2005.

Nel 2005 sono stati pubblicati 59.743 libri (+13,2% rispetto all’anno precedente), per un totale di circa 16,3 milioni di pagine. La tiratura complessiva è stata pari a oltre 261 milioni di copie.

Lo segnala l’Annuario statistico italiano 2007 dell’Istat che è stato presentato oggi. Nel 2007 il 64,2% della popolazione di sei anni e oltre è andata al cinema, a teatro, ad un museo, alla partita, in discoteca o a un altro intrattenimento fuori casa. Il cinema si conferma in cima alla preferenze; infatti il 48,8% della popolazione di sei anni e oltre e’ andato almeno una volta a vedere un film in sala.

Seguono in graduatoria le visite a musei e mostre (27,9%), gli spettacoli sportivi (26,5%), le discoteche e balere (23,6%), le visite a siti archeologici e monumenti (21,6%), il teatro (21,0%) e, all’ultimo posto, i concerti di musica classica, che interessano appena il 9,3% della popolazione. Il teatro e’ l’unica attivita’ fuori casa, tra quelle considerate, in cui la partecipazione femminile e’ maggiore rispetto a quella maschile a tutte le eta’ (22,6% delle donne contro il 19,2% degli uomini).

 La televisione appare un’abitudine consolidata; la guarda il 93,8% della popolazione di tre anni e piu’ mentre il 62,8% ascolta la radio.
Meno diffusa e’ l’abitudine alla lettura di libri e giornali: legge un quotidiano almeno una volta a settimana il 58,1% delle persone di 6 anni e piu’ mentre il 43,1% dedica parte del proprio tempo libero alla lettura di libri.

Sempre nel 2007 il 41,7% della popolazione di 3 anni e oltre dichiara di utilizzare il personal computer e il 36,8% della popolazione di 6 anni e piu’ si collega ad Internet. L’uso del pc coinvolge soprattutto i giovani e tocca il livello massimo nella fascia di eta’ tra i 15 e i 17 anni (77,8%); al crescere dell’eta’ diminuisce l’uso e nella fascia 65-74 anni la percentuale scende al 6,9%. A livello territoriale, permane uno squilibrio nell’uso del pc (Nord e Centro rispettivamente 46,4% e 43,1%, Mezzogiorno 35%) e di Internet (Nord e Centro rispettivamente 41,5% e 38,7%, Mezzogiorno 29,6%).