Istat, l’economia italiana è in affanno. Fiducia di consumatori e imprese peggiora
29 Agosto 2016
di redazione
Ad agosto peggiora (ancora!) la fiducia sia tra i consumatori sia tra le imprese: l’indice del clima di fiducia dei consumatori passa da 111,2 di luglio a 109,2 e l’indice composito del clima di fiducia delle imprese scende da 103 a 99,4.
Per l’Istat, che ha comunicato oggi i dati aggiornati, si tratta del dato più basso dal luglio del 2015, mentre per la fiducia delle imprese l’indicatore è ai minimi dal febbraio 2015: da allora l’indice si era sempre mantenuto sopra il livello 100.
In particolare l’indice di fiducia dell’industria manifatturiera è sceso dai 102,9 punti di luglio ai 101, 1 di agosto. I giudizi sugli ordini sono passati da -14 a -18 mentre le attese di produzione sono scese da 10 punti a 9.
Per le imprese attive nel settore delle costruzioni si è invece rilevata una contrazione di quasi tre punti, da 126,2 a 123,5. In questo caso i giudizi su ordini e/o piani di costruzione sono scesi a -28 punti dai -24 della rilevazione precedente.
Notevole il crollo che ha interessato la fiducia delle imprese dei servizi di mercato: da 108,3 a 102,4. Per le aziende attive nel settore si registra un calo di quattro punti per i giudizi sufli ordini (da 7 a 3) e marcate flessioni per le attese sugli ordini (da 8 a 1) e sull’economia (da 8 a 3).
Nei servizi peggiorano tutte le componenti del clima: diminuiscono i saldi dei giudizi e delle attese sul livello degli ordini (da 7 a 3 e da 8 a 1, rispettivamente) così come il saldo delle attese sull’andamento dell’economia in generale (da 8 a 3).
Nel commercio al dettaglio peggiorano sia i giudizi sulle vendite correnti, il cui saldo torna negativo per la prima volta dal mese di gennaio 2016 (il saldo passa da 6 di luglio a -4) sia le attese sulle vendite future (da 21 a 16); il saldo sulle scorte di magazzino passa da 16 a 14.
Ma il dato più importante riguarda quelel che sono le opinioni dei consumatori riguardo la situazione economica del Paese: si confermano in peggioramento per il quarto mese consecutivo (il saldo dei giudizi passa da -54 a -60 e quello delle aspettative da -9 a 15). Mentre i giudizi sull’andamento dei prezzi nei passati 12 mesi e le attese per i prossimi 12 mesi registrano un incremento. E peggiorano anche le aspettative sulla disoccupazione (da 30 a 35, il saldo).