
Istat: oltre 1 su 4 resta a rischio povertà

23 Novembre 2015
di redazione
Oltre una persona su quattro in Italia è a rischio povertà o esclusione sociale nel 2014. E’ il 28,3% della popolazione, secondo la stima dell’Istat, un dato stabile rispetto al 2013. In particolare il 19,4% è a rischio povertà, l’11,6% vive in famiglie gravemente deprivate e il 12,1% in famiglie a bassa intensità lavorativa. Lo ha comunicato l’Istat nel report "Reddito e condizioni di vita" relativo al 2014. Quasi la metà dei residenti nel Sud e nelle Isole (45,6%) è a rischio di povertà o esclusione sociale, contro il 22,1% del Centro e il 17,9% di chi vive al Nord. In tutte le regioni del Mezzogiorno i livelli sono superiori alla media nazionale, viceversa i valori più contenuti si riscontrano in Trentino-Alto Adige (11,7%, 9,7% nella provincia autonoma di Bolzano), Friuli-Venezia Giulia (16,3%) e Veneto (16,9%). Se si calcola il valore mediano, ovvero il livello di reddito che separa il numero di famiglie in due metà uguali, "è possibile affermare che il 50% delle famiglie residenti in Italia ha percepito un reddito non superiore a 24.310 euro (2.026 euro al mese)". I redditi mediani più elevati si osservano per le famiglie settentrionali; quelle che vivono nel Centro e nel Mezzogiorno mostrano livelli pari, rispettivamente, al 95% e al 75% di quello delle famiglie residenti al Nord. Il reddito mediano, oltre che nel passaggio da Sud a Nord, cresce all’aumentare del numero di percettori e dipende dalla tipologia della fonte principale.