Italicum, Guerini lo difende ma “discuteremo”. Se vince No referendum salta tutto

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Italicum, Guerini lo difende ma “discuteremo”. Se vince No referendum salta tutto

28 Giugno 2016

L’Italicum? Nel Pd si discute, qualcuno vorrebbe modificarlo, ma è probabile che Renzi andrà fino in fondo. “C’è una legge elettorale che non è ancora stata testata”, ha detto nei giorni scorsi il vicesegretario Dem Lorenzo Guerini. “Non cambiamo la legge per un turno di amministrative. Poi abbiamo sempre discusso e se ci chiedono di discutere, discuteremo. Ma quanto accaduto in Spagna dovrebbe indurre a qualche riflessione. L’Italicum garantisce rappresentanza e governabilità”. 

Era stata la sinistra del Pd a sollevare il tema della modifica dell’Italicum: “Spero e mi auguro che il segretario del Pd e presidente del Consiglio sappia raccogliere questo appello, questo invito, e si apra una discussione per avere una buona legge elettorale”, aveva detto Gianni Cuperlo all’assemblea di Sinistra Dem a Bologna. “La combinazione tra la riforma della Costituzione e la legge elettorale, che è stata approvata con i voti della sola maggioranza, non funziona. E’ una valutazione abbastanza condivisa, molto più largamente condivisa di qualche settimana fa. Una legge elettorale diversa e migliore, che consentisse anche ad alcune forze, almeno alcune dell’opposizione, di convergere sul terreno delle regole faciliterebbe certamente anche il percorso del referendum costituzionale”.

La richiesta di modifica arriva anche dagli alleati centristi del premier, che chiedono di assegnare il premio alla coalizione e non alla lista. E sempre all’interno del Pd, secondo voci di Palazzo, l’area che fa riferimento al ministro Franceschini sembra propendere per un cambiamento della legge elettorale. 

Ma Renzi sembra procedere dritto per la sua strada: “ci sono alcuni Paesi, penso alla Spagna, che tornano a  votare e per la seconda volta nel giro di sei mesi non hanno un Paese governabile. Fa pensare il fatto che all’inizio di questa legislatura utilizzassimo tra di noi come un benchmark positivo il sistema spagnolo, perché fino ad oggi aveva dato Governi e governabilità chiara; non ce l’eravamo inventato quando ne discutevamo, era un dato di fatto”. 

“Il modello Spagnolo era ottimo quando a fronteggiarsi erano due soli schiaremanti. Diventa inapplicabile quando le forze in campo sono tre o quattro”, e’ il ragionamento da parte renziana. Cio’ non significa che si proceda a una revisione della legge elettorale, quanto piuttosto che “non esistono leggi elettorali perfette”.

“Non credo ci siano margini, Renzi andrà fino in fondo anche perché, altrimenti dovrebbe smentire quello che lui stesso ha definito un capolavoro parlamentare”, ha commentato nei giorni scorsi il senatore Gaetano Quagliariello, già ministro delle riforme durante il Governo Letta. “Omettendo di dire che l’Italicum venne approvato con un voto di fiducia e senza nemmeno tutta la maggioranza in aula”. Per Quagliariello c’è solo un modo per cambiare l’Italicum: “Facendo prevalere il No al referendum sulle riforme costituzionali. Perché in quel caso, accanto alle riforme cadrebbe anche l’Italicum che riguarda solo l’elezione della Camera”.