Its, studenti e lavoro. Quando l’Italia è un Paese per giovani
22 Novembre 2013
di redazione
I 64 Istituti Tecnici Superiori (Its) italiani vanno alla grande. Secondo un articolo del Sole 24 Ore, la maggioranza degli studenti diplomati negli Its trova lavoro in azienda appena finita la scuola. E sempre più spesso è proprio tra le mura scolastiche che si fanno stage (obbligatori) in grado di facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro. Positivo, dunque, il recente decreto sulla scuola che ha eliminato il divieto di aprire un solo Its in ogni Regione per area tecnologica. Il Sole 24 Ore sottolinea in particolare le "performance da record" per gli occupati usciti dagli Its che "gravitano attorno all’universo di Finmeccanica" (Lombardia, Piemonte, Campania, Puglia, Toscana, Friuli Venezia Giulia e Liguria). Con 5mila iscritti e 825 studenti diplomati, questo genere di istituti, insomma, sembrano un buon abbrivio per accedere al mondo delle professioni: 491, il 59,52% dei diplomati, ha un posto di lavoro in comparti come l’energia, la mobilità sostenibile, le nuove tecnologie della vita, Internet e telecomunicazioni, beni culturali e turismo. Ma anche nel made in Italy, dai servizi alle imprese all’agroalimentare, dalla edilizia alla meccanica alla moda. Molti degli Its hanno già aperto al loro interno degli sportelli di "placement" per collegare aziende e giovani in cerca di lavoro, con "percorsi personalizzati di orientamento e placement, di cui 2.368 conclusi", secondo l’inchiesta del Sole.