Ius soli, Boldrini fa i conti con globalizzazione. “Nati in Italia sono italiani”
13 Luglio 2013
di redazione
Il presidente della Camera, Laura Boldrini, è convinta che gli stranieri nati in Italia sono italiani a tutti gli effetti. "In tempi di globalizzazione non si può ignorare la realtà e cioè che nel Paese ci sono persone che vengono da altri luoghi ma che fanno parte della nostra società", ha detto Boldrini in visita a Lamezia Terme per la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a 400 bambini stranieri. "In Italia ci sono oltre quattro milioni di immigrati. Tanti figli di questi immigrati sono nati qui e sono cresciuti con i nostri figli. Bisogna prendere atto del fatto, quindi, che sono italiani". "La Calabria è una delle Regioni che conosce meglio il distacco dalla propria terra. Oggi la globalizzazione ci permette di non spezzare quei legami. Qui, per il dolore sentito in passato, è stato maturato il principio dell’accoglienza", aggiunge il presidente della Camera, "La legge deve aggiornarsi ai tempi, lo ha ricordato anche Napolitano". E ancora, "Il Capo dello Stato ha ricordato piu’ volte ai partiti che i figli di immigrati nati in Italia sono parte del nostro tessuto sociale e che la legge sulla cittadinanza deve aggiornarsi ai tempi". Morale: "Il nostro Paese sta cambiando". Alla Camera ci sono depositate 17 proposte di legge che puntano a cambiare le norme sulla cittadinanza, sotto l’esame della commissione Affari costituzionali. Ma quello che davvero colpisce di più nelle parole di Boldrini è il riferimento alla globalizzazione. La sinistra da dove viene il presidente della Camera ha forse cambiato idea sui beneifici del globalismo in termini di mobilità e uscita dalla miseria? Eravamo rimasti fermi ai noglobal.