Jihadista confessa di aver violentato più di 200 donne. E ammette: “E’ normale”
21 Febbraio 2017
“I giovani hanno bisogno di questo”, il presunto stupratore seriale, identificato come il ventunenne Ammar Hussein, ha rivelato che nella violenza sessuale non vede nulla di strano, anzi: “E’ normale.” L’agenzia di stampa Reuters ha raccolto la notizia che vuole che il tale Hussein si sia mosso di casa in casa, in diverse città irachene, violentando le donne dalla setta yazidi e cristiane. Secondo l’agenzia l’uomo avrebbe confessato violenze ai danni di ben 200 donne. Ma senza alcun tipo di rimorso.
I funzionari della sicurezza curdi sostengono di avere la prova delle violenze e delle vittime dell’uomo, ma gli risulta impossibile stabilirne la reale entità.
La rivelazione arriva lo stesso giorno in cui Human Rights Watch (HRW) metteva l’accento su alcuni dei casi di abusi contro le donne per mano dello stato islamico: stupri, torture, matrimoni forzati con i membri del gruppo terroristico. Le aberranti violenze targate Isis riguardano soprattutto i cristiani e la minoraza di yazidi.
“Poco si sa circa gli abusi sessuali nei confronti delle donne arabe sunnite che vivono sotto il dominio ISIS”, ha osservato Lama Fakih, vice direttore del Medio Oriente di HRW. “Speriamo che la comunità locale e le autorità internazionali facciano tutto il possibile per dar loro il giusto sostegno.”