JK Rowling, Galbraith sono io. Altro che beffa è marketing editoriale
14 Luglio 2013
di redazione
"E’ stato meraviglioso". Jk Rowling, l’autrice della saga di Harry Potter, ora vorrebbe farci credere di aver scritto un libro sotto pseudonimo – Robert Galbraith, il giallo è "The Cuckoo’s Calling" – semplicemente per "pubblicare senza clamore e aspettative". E in effetti la storia della letteratura nasconde casi celebri di autori sotto pseudonimo, si pensi al misterioso Bruno Traven. Con un differenza, però. A un certo punto, Rowling ha svelato l’arcano e il giallo di Galbraith che aveva ricevuto recensioni positive ma tutto sommato aveva venduto solo qualche migliaio di copie, di colpo, ha sbancato Amazon, con un aumento di vendite del 500.000%. A svelare il segreto il Sunday Times anche se non è chiaro chi ha informato il tabloid inglese. Che l’operazione sia stata ben pensata e che al di là delle esperienze "liberatorie" della Rowling si possa sospettare che siamo davanti a un colpaccio della industria e del marketing editoriale, lo dimostra il fatto che il giallo di Galbraith non resterà il solo: "A chi ha chiesto se ci sarà un sequel, posso dire che Robert intende assolutamente proseguire con la serie di gialli, anche se probabilmente continuerà a rifiutare apparizioni personali", ha detto l’autrice di Harry Potter.