Jobs Act e riforma P.A.? Non investo in Italia
14 Giugno 2017
C’è un’Italia che da sempre attrae a sé milioni di visitatori. È l’Italia delle bellezze artistiche e naturali. È l’Italia della buona cucina e dei sapori mediterranei. Ma c’è anche un’Italia che, a quanto pare, non attrae più gli stranieri, soprattutto quelli che vogliono investire capitali nel Bel Paese. A dirlo è l’Aibe-Index, indice elaborato dal Censis con l’Associazione italiana delle Banche estere, che misura l’attrattività del sistema-Italia partendo dalle considerazioni di un panel di top manager di imprese multinazionali, banche e istituzioni finanziarie estere presenti in Italia e da corrispondenti di testate giornalistiche straniere.
Ebbene, nell’ultimo anno il valore dell’attrattività dell’Italia ha subito un brusco calo, passando da 47,8 punti del 2016 a quota 40,3. E sulle cause di questo crollo, Aibe-index sembra non avere dubbi: “le recenti iniziative del Governo su lavoro e pubblica amministrazione non sono considerate determinanti per attrarre investimenti esteri” si legge dai risultati dell’indagine. Come dire: Jobs Act e riforma della pubblica amministrazione proprio non convincono.
Inoltre, stando ai dati riportati dal Censis, sarebbe principalmente l’instabilità politica ed economica del nostro Paese a spaventare gli investitori stranieri. Se a questo si aggiunge il carico fiscale, i tempi lunghi della giustizia civile e della burocrazia il quadro è completo. Quanto basta per relegare l’Italia all’ultimo posto della graduatoria di attrattività tra i paesi più industrializzati con un valore pari a 4,5 su una scala che va da 1 a 10. Sopra di noi, con un punteggio di 7,3 Cina e Germania si collocano in cima alla graduatoria, seguiti da Stati Uniti (7,0) e India (6,5). Nella parte centrale della classifica si posizionano Gran Bretagna (6,0), Francia (5,9) e Spagna (5,7), mentre la parte bassa è occupata da Brasile (5,1) e Russia (4,8).
Insomma, un vero bollettino da guerra per l’Italia. E meno male che Padoan, qualche tempo fa diceva che gli investitori stranieri guardano “con grande interesse all’Italia” soprattutto grazie a Renzi “visto come agente propulsivo delle riforme”. Sarà, ma oggi sono proprio le riforme del governo Renzi, come quelle del Jobs Act e della pubblica amministrazione, a far scappare chi vuole investire in Italia.