Juncker propone cinque opzioni per l’Ue del futuro
02 Marzo 2017
Il “Libro bianco” presentato al Parlamento europeo dal presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, apre una riflessione su come l’Ue a 27 potrà essere entro il 2025. Ma dipenderà tutto dalla scelte degli europei. E il clima non sembre proprio dei migliori. Ad ogni modo Juncker prevede cinque scenari differenti.
Il primo scenario è sintetizzato da un “Avanti così”. Si prevede di proseguire nel solco tracciato fino ad ora: ci si concentra sull’attuazione del programma di riforme, ma si potranno incontrare battute d’arresto nel caso di argomenti che suscitano forti contrasti tra Paesi.
Nella seconda ipotesi, “solo il mercato unico”, l’Ue si rifocalizza progressivamente su questa sola politica perché i ventisette non riescono a trovare un terreno comune in un numero crescente di argomenti. Un’idea che ritengono sarebbe piaciuta probabilmente alla Gran Bretagna se non avesse optato per il divorzio. In questo caso è possibile immaginare che i controlli periodici complicheranno l’attraversamento delle frontiere e sarà più difficile trovare lavoro all’estero.
La terza idea, “Chi vuole di più fa di più”, è quella dell’Europa a più velocità . Si tratta di un approccio più intergovernativo che piace alla cancelliera tedesca Angela Merkel e al presidente francese Francois Hollande, ma che alcuni “Paesi Visegrad” ed altri più piccoli osteggiano. Di fatto in parte già esiste con Schengen e l’Eurozona, ma potrebbe vedere nuove cooperazioni rafforzate tra “coalizioni di volenterosi”.
La quarta ipotesi, “Fare meno, in modo più efficiente”, ha a che fare con uno scenario che, mantenendo l’approccio comunitario, circoscrive le aree di intervento concentrando le risorse a disposizione, per raggiungere risultati più efficaci, in tempi più rapidi.
Mentre la quinta ipotesi, “Fare molto di più insieme”, rappresenta la spinta federalista. In questo caso gli Stati condividerebbero in misura maggiore poteri, risorse e processi decisionali in tutti gli ambiti.