Kabobo: espulsione altro che ospedale psichiatrico
20 Gennaio 2014
di redazione
C’era da aspettarselo. Secondo le perizie del medico legale, Adamo Kabobo, il ghanese che nel maggio scorso ammazzo’ tre persone a Milano per strada, a colpi di piccone, "non può stare in carcere". Secondo il medico legale, l’assassino per le sue condizioni psichiche non può stare dietro le sbarre. La richiesta di perizia dei legali del giovane era stata accettata dal tribunale del riesame. Secondo il medico legale in un ospedale psichiatrico Kabono potrebbe ricevere cure più adeguate. Eppure in precedenza il gip lo aveva definito capace di intendere e di volere, soprattutto nel momento in prese il badile e diede inizio al rampage. Allora come oggi però Kabobo dice di sentire non meglio specificate "voci" che lo spingerebbero ad atti di violenza come qualche mese fa quando ha cercato di strangolare un suo compagno detenuto. In realtà, parliamo di un immigrato che come tanti era arrivato in Italia con una richiesta di asilo politico. Richiesta negata in prima istanza, ma c’è’ sempre il ricorso, anche se nel frattempo Kabobo falcia le sue tre vite umane. Sarà pure una storia di "instabilità e solitudine" come scrive oggi qualche giornale, ma se a suo tempo fosse stato possibile espellerlo avremmo tre morti in meno sulla nostra coscienza. Quella che non sa fare i conti con gli stranieri violenti e omicidi.