Kenya. Liberate le due suore rapite: “Siamo state trattate bene”

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Kenya. Liberate le due suore rapite: “Siamo state trattate bene”

19 Febbraio 2009

"Gianna siamo libere, siamo libere. Ci troviamo in macchina a Nairobi e ci stiamo dirigendo verso l’ambasciata con dei signori gentilissimi che vi conoscono". E’ con queste parole che le due suore hanno dato la notizia della loro liberazione e c’è stata la conferma della Farnesina.

Le religiose italiane erano state rapite da un comando composto da circa 200 uomini armati nella città di El Wak, nel nordest del Kenya, al confine con la Somalia il 9 novembre scorso. Caterina Giraudo e Maria Teresa Oliviero, le due religiose del Movimento Contemplativo Missionario Padre de Foucauld di Cuneo, hanno detto di essere state trattate bene e di essere in buona salute.

"Per il momento è tutto quello che sappiamo, che sono libere e stanno bene – ha detto all’agenzia missionaria suor Gianna – e che non appena possibile ce le faranno vedere". Secondo le fonti della Misna le due missionarie, per la cui liberazione già da tempo era stata trovata una soluzione, sono state trasferite con un aereo da Mogadiscio alla capitale keniana.

Padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana, ha commentato così la notizia dell’avvenuta liberazione delle due religiose rapite in Kenya:"E’ una notizia che ci dà grandissima gioia. Erano mesi che speravamo e pregavamo per la loro liberazione, eravamo anche preoccupati per l’assenza di notizie e lo stesso Papa aveva ricordato la loro situazione più di una volta".

"Continuiamo a pensare – ha aggiunto – che i sequestri di persona che avvengono in tante parti del mondo siano una cosa inaccettabile, ci rallegriamo per le due suore ma continuiamo a pensare a tutti coloro che ancora si trovano in questa situazione, in Colombia come in altri Paesi".

Il premier Berlusconi si è detto "soddisfatto": "Ho seguito la vicenda da vicino, la cosa era difficile e lunga. Suor Teresa e suor Caterina sono salve, libere, stanno bene e hanno il morale alto. Si trovano nella nostra ambasciata di Nairobi. Siamo riusciti a lavorare bene e per questo ringrazio tutte le istituzioni coinvolte, siamo riusciti a farlo nella massima riservatezza". Le trattative per il loro rilascio, condotte dalla Farnesina, non sono mai state interrotte.