Khirgizistan. Rieletto presidente Bakiyev, l’opposizione protesta
24 Luglio 2009
di redazione
I primi risultati delle elezioni presidenziali in Khirgizistan hanno assegnato una schiacciante vittoria al presidente in carica Kurmanbek Bakiyev, in una tornata elettorale che ha suscitato le proteste dell’opposizione per il sospetto di brogli.
Il voto, che si è tenuto ieri, ha scatenato la peggiore crisi politica in Khirgizistan degli ultimi anni, proprio in un momento in cui l’Occidente sta cercando di preservare la stabilità in un Paese la cui posizione geografica è cruciale per le truppe americane che stanno combattendo i ribelli talebani nel vicino Afghanistan.
La commissione elettorale centrale ha assegnano a Bakiyev l’89,2% dei voti, dopo aver scrutinato più di un terzo dei voti. Il leader dell’opposizione Almazbek Atambayev, che si è fermato invece al 6%, ha contestato la regolarità del voto: "Bakiyev ha perso le elezioni. Il Khirgizistan non ha un presidente legittimo. Potrebbe anche essergli assegnato il 190%. Queste elezioni non sono regolari e noi lo dimostreremo chiaramente", ha detto all’agenzia Reuters dopo la pubblicazione dei primi risultati.
Il Khirgizistan, fatto di villaggi alpini, rivalità tra clan e forti tradizioni nomadi, sembra essere tornato alla normalità dopo un giorno di tensione, ma l’opposizione ha già annunciato nuove proteste. In prevalenza musulmana, giace proprio in mezzo all’Asia Centrale, zona contesa da Stati Uniti e Russia, che hanno entrambi basi militari nel Paese.
Atambayev ha fatto sapere che i suoi osservatori hanno le prove della manipolazione dei voti, ma la commissione elettorale centrale ha risposto che non c’è l’evidenza di violazioni in tal senso. Gli osservatori dell’Ocse dovrebbero procedere alla certificazione del voto nella giornata di oggi.