Kuwait. Governo: “Interpol arresti imam sciita che offese moglie Maometto”
23 Settembre 2010
di redazione
Il governo kuwaitiano ha chiesto all’Interpol di arrestare Yaser al-Habib, l’imam sciita in esilio in Gran Bretagna che nei giorni scorsi ha innescato tensioni tra le comunità sciita e sunnita del Kuwait definendo Aisha, la moglie di Maometto, una "nemica di Allah e del profeta". Lo riferisce il quotidiano del Kuwait al-Anba.
"Esortiamo l’Interpol, su richiesta del procuratore generale del Kuwait, a consegnare al-Habib alla giustizia del nostro Paese", ha affermato il ministro dell’Interno della monarchia del Golfo, Sheikh Jaber al-Khaled. Se sarà arrestato, al-Habib dovrà difendersi dalle accuse di aver insultato i simboli dell’islam e incitato la popolazione kuwaitiana alla sedizione e all’odio settario.
A seguito delle accuse che l’imam sciita ha rivolto ad Aisha, il Consiglio dei Ministri di Kuwait City ha decretato la revoca della cittadinanza ad al-Habib. Le parole del religioso hanno scatenato forti tensioni in Kuwait tra la comnunità sciita e sunnita al punto che il governo nei giorni scorsi ha vietato qualsiasi manifestazione pubblica per evitare disordini.