Kyenge e Kazakistan, fulmini e saette dell’Onu contro l’Italia
19 Luglio 2013
di redazione
L’Onu torna a bacchettare l’Italia sul caso Kyenge dopo quello kazako. "Assolutamente scioccante", ha detto oggi un portavoce dell’Alto Commissario del Palazzo di Vetro per i diritti umani, condannando il vicepresidente del Senato, Calderoli. Le Nazioni Unite definiscono allo stesso tempo "incoraggiante" la levata di scudi della politica italiana, mentre il segretario Maroni va all’attacco: "Non è l’Onu. Lo sappiamo chi è, sono quelli che continuavano a criticare il sottoscritto per la lotta all’immigrazione clandestina. Il caso è chiuso". La lezione si allarga alla stampa inglese che critica la democrazia italiana perché incapace di rispettare le etnie che la compongono. E’ l’occasione buona per criticare Calderoli e la sua decisione di non dare le dimissioni.