Kyenge e Tosi. Il “barbaro sognante” che sa chiedere scusa
04 Agosto 2013
di redazione
Scuse al ministro Kyenge. Ancora una volta Flavio Tosi si dimostra uno dei leader più equilibrati della Lega Nord. Il sindaco di Verona infatti non ha perso l’occasione per scusarsi con il ministro per la integrazione Kyenge, dopo le offese e gli insulti che avevano spinto il ministro a disertare la festa leghista di Milano marittima. Mentre il segretario della Lega Nord in qualche modo nicchiava, Tosi, vicesegretario federale del partito, sfruttando l’intervento alla Africa Summer School di Verona, si è avvicinato al ministro dicendole "Le porgo le mie scuse se qualcuno della mia parte politica l’ha offesa e se qualcuno non le ha fatte, fermo restando che in democrazia si possono avere idee diverse, ma il rispetto come ministro e soprattutto come persona e come donna è una cosa dovuta". Tosi ha fatto di più, esprimendo "solidarietà della città di Verona e la mia personale per gli insulti che le sono stati rivolti". A sua volta, il ministro ha ringraziato il sindaco per le sue parole. Era la linea che serviva alla Lega Nord per uscire dall’angolo, dopo che Kyenge, che in un primo momento aveva tenuto un basso profilo, negli ultimi giorni aveva cambiato strategia, prima concedendo una lunga intervista a Repubblica e poi scegliendo di non partecipare alla festa della Lega. Rimettere la questione sui "contenuti", come dice Tosi, è la scelta migliore della Lega. Ora il ministro va pungolato su questioni decisive come la proposta di eliminare il reato di clandestinità. E probabilmente è su questi temi che la Lega otterrà il consenso che le serve.