Kyenge, il referendum di Salvini è un altro passo falso
08 Agosto 2013
di redazione
Su Kyenge la Lega sbanda, prima le scuse di Tosi ora il referendum lanciato da Matteo Salvini per abolire il ministero della integrazione. "Un ente inutile, costoso, una fabbrica dell’ipocrisia". Il vicesegretario del Carroccio chiede ai suoi sostenitori di far crescere l’iniziativa su Facebook. "Secondo voi la Lega trova 500.000 cittadini pronti a firmare un referendum che abolisca questo ministero?". Salvini dà voce all’ala dura del partito che vede Kyenge come fumo negli occhi per la proposta fatta da ministro di abolire il reato di clandestinità. "Cecile Kyenge rischia di istigare alla violenza nel momento in cui dice che la clandestinità non è reato, istiga a delinquere". Insomma, con le scuse di Tosi sembrava che la situazione fosse tornata nei binari della normalità ma, in attesa che parli Maroni, come ha chiesto il ministro, Salvini rudà fuoco alle polveri. "A Salvini chiedo di mettere a disposizione del mio Ministero i soldi che spenderebbe per fare un referendum per abolirlo", la risposta, ancora una volta sul filo del paradosso, di Kyenge.