Kyenge, lo ius soli soffocato e quella sfiducia sulle larghe intese
07 Settembre 2013
di redazione
Il ministro Cecile Kyenge torna a evocare il tema dello ius soli. "Oggi non può più essere soffocato", dice parlando a Torino, "Dobbiamo affrontarlo senza ideologie". E aggiunge: "Io non avevo pensato a un governo di larghe intese. Io credo che ognuno di noi dovrebbe restare se stesso. La mia è una storia di una persona di sinistra. E nonostante le larghe intese resto di sinistra". Si è fatto un gran baccano, si è offeso e insultato, mostrando la faccia più becera di certa politica e del web, intorno al ministro per la integrazione e alle sue proposte, dalla introduzione dello ius soli alla eliminazione del reato di clandestinità. Ma dalle parole del ministro sembra emergere la consapevolezza che quelle proposte molto probabilmente resteranno tali.