L.elettorale, Cicchitto (Fi): siamo aperti al confronto
26 Aprile 2007
di redazione
“Sappiamo benissimo che una parte almeno dei referendari è mosso dal mito palingenetico della mitica e incorrotta società civile che castiga e travolge la pessima classe politica. Rimaniamo dell’avviso che la legge elettorale che uscirebbe dal referendum sarebbe di gran lunga peggiore di tutti gli strani animali che hanno finora popolato il giardino zoologico delle leggi elettorali, dal porcellum, al mattarellum, al tatarellum, al provincellum e chi più ne ha più ne metta”. Così Fabrizio Cicchitto, vicecoordinatore di Forza Italia.
“A questo punto – prosegue Cicchitto – il centrosinistra nel suo complesso deve parlare se vuole che una legge elettorale venga approvata in tempi utili in Parlamento”. Le “carte stanno sul tavolo”, tuona l’esponente azzurro: “noi siamo disposti a misurarci con lo schema enunciato da Chiti avendo anche alcune serie osservazioni, fra cui quella che il premio di governabilità o di maggioranza per rendere reale la scelta per il bipolarismo va attribuito comunque, anche alla coalizione che, essendo prima, fosse sotto il 40%”. Ma vero problema, conclude Cicchitto, è che nell’Unione “siamo davanti a una paradossale situazione per cui c’è chi parla troppo e chi parla troppo poco o non parla per niente.”