L. elettorale. Quagliariello: “Vogliamo razionalizzare quella esistente”
19 Ottobre 2010
di redazione
Il Pdl intende difendere l’attuale legge elettorale anche se ritiene che vada "razionalizzata" in modo da evitare l’inconveniente che al Senato possa uscire una maggioranza diversa rispetto alla Camera. È questa infatti la maggior preoccupazione del Pdl in caso di elezioni anticipate ritenendo sicura una vittoria del centrodestra a Montecitorio ma non a Palazzo Madama. "Sulla legge elettorale Il Pdl fa sul serio, anche se per il Paese ci sono altre priorita" assicura Gaetano Quagliariello, vicepresidente dei senatori del Pdl al termine della riunione dei capigruppo, sottolinenado però che si tratta di un tema che "nella storia d’Italia è stato evocato tante volte con eccessive speranze e a suo tempo, all’ epoca di Tangentopoli a chiedere l’abolizione delle preferenze come fonte di corruzione erano magari gli stessi che oggi le vorrebbero reintrodurre".
"La legge elettorale – osserva Quagliariello – è come le intendenze di Napoleone, dovrebbe seguire e non precedere le grandi riforme. Vogliamo razionalizzare la legge esistente, tenendo presente che una legge elettorale come prima cosa deve consentire agli elettori di scegliersi chi governa e in questo l’attuale sistema funziona".
Quagliariello spiega quali possono essere le proposte che il Pdl presenterà alla commissione Affari Costituzionali dove sono incardinate 26 proposte di riforma: "si può correggere il premio nazionale al Senato, regionalizzandolo in un secondo momento, si può pensare di uniformare le soglie di sbarramento, si può fissare un limite massimo di seggi per il premio di maggioranza o rivedere i collegi, ampliandoli in modo da ridurre le liste e facilitare il controllo dei partiti sugli eletti perchè le preferenze non sono la salvezza".