“L’8 marzo, un punto da cui ripartire ogni anno per fare nuovi progressi”

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“L’8 marzo, un punto da cui ripartire ogni anno per fare nuovi progressi”

08 Marzo 2012

In occasione della giornata internazionale della donna, l’Ufficio della Consigliera di Parità della provincia di Bari e l’amministrazione provinciale hanno in programma per oggi una iniziativa dal titolo “L’equilibrio della parità”. L’evento, organizzato nella Sala del Colonnato del Palazzo della Provincia di Bari, vuole essere l’occasione per illustrare il Piano delle attività previsto per il 2012. Il primo passo sarà l’annuncio dell’avvio ufficiale del Comitato per la raccolta delle firme per una proposta di modifica all’attuale legge elettorale regionale, ovvero per l’introduzione dell’obbligo del 50/50 di presenze tra uomini e donne nelle liste elettorali (progetto “50/50 mai più senza”). L’intento è quello di promuovere la cultura della parità e del rispetto nel suo significato più ampio e pregnante. La Consigliera di Parità Stella Sanseverino, che insieme al presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, è tra i promotori della manifestazione, ha condiviso con noi alcune riflessioni sui temi della manifestazione e, più in generale, sul momento storico che stiamo vivendo.

Lei vanta una considerevole esperienza politica, caratterizzata da un costante impegno a favore delle tematiche legate alla parità. Cosa l’ha spinta ad impegnarsi in prima persona?

"Il grave momento di crisi economica, sociale, politica e di valori che l’Europa – e non solo – sta vivendo pone un domanda sempre più pressante: come venirne fuori? Quali le soluzioni possibili? In un contesto del genere, dove le relazioni sociali rischiano di rivelarsi senza fondamenta, è assolutamente necessario presidiare i valori e tutelare i diritti dei soggetti deboli. Tra questi non possiamo non annoverare le donne".

Una tematica, la parità, di livello europeo?

"Certamente. La parità di trattamento e la non discriminazione sono valori posti al centro del modello sociale europeo quali fattori di crescita. La coesione sociale è infatti in grado di sviluppare concretamente capacità competitiva e di tradurla in sviluppo, anche economico. L’art. 16 del Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio sottolinea la necessità di affrontare tutte le forme di discriminazione, comprese quelle fondate sull’identità di genere, per una corretta e proficua politica di coesione sociale".

Quale significato ha, in quest’ottica, la giornata dell’8 marzo?

"Per una Consigliera di parità, come per moltissime donne,  la data dell’8 marzo è un punto da cui ripartire ogni anno per fare nuovi progressi; a volte si ha la sensazione di dover cominciare tutto dall’inizio, ma non è così. I tanti contributi in termini di azioni, prevenzione e contrasto allo svilimento dei diritti umani fanno recuperare l’energia per continuare a credere in una società fondata sul rispetto".

In una passata intervista lei si è definita “creativa”…

"Esatto. Mi sento ‘creativa’ perché le pubbliche relazioni, quale presupposto e conseguenza della carica di Consigliera di Parità, mi permettono e mi impegnano, appunto, nel ‘creare’ opportunità. La politica in genere e, quindi, anche quella di genere e di controllo e supporto al genere, è creatività. Considero il potere che una carica pubblica ti assegna e ti  riconosce un potente strumento creativo, che ti permette di fare cose che altrimenti non potresti realizzare. Forse, in questo, l’essere donna mi aiuta, visto che solitamente il potere nelle mani delle donne viene gestito più per ‘fare’ che per ‘essere’, sulla spinta del pregiudizio e della necessità di dover dimostrare sempre e comunque le proprie capacità in un sistema declinato al maschile. Tuttavia, il dover dimostrare qualcosa non è il vero motore della mia passione per l’impegno pubblico, che si fonda principalmente sul senso di responsabilità e la voglia di non deludere la fiducia e le attese di molti cittadini e di tante donne".

In sintesi, quali sono i punti salienti del Programma che verrà illustrato oggi?

"Il programma tocca i punti critici individuati dalla Piattaforma C.E.D.A.W. ( UN Committee on the Elimination of Discrimination against Women) e cioè lavoro e welfare, tratta e prostituzione, stereotipi e rappresentanza politica, violenza, diritti e salute della donna. Aderiamo al Progetto NIRVA, promosso dall’AICCRE (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa, ndr), che prevede la possibilità di accompagnare il rientro nella terra di appartenenza di immigrate, con il supporto anche economico per una possibilità di occupazione nella propria terra d’origine; ancora, siamo partner del progetto "A Corrente alternata", che prevede corsi di formazione pratica per abilitazioni presso Istituti tecnici, per l’esercizio di mestieri considerati “maschili” destinati a donne immigrate, inoccupate e disoccupate. Anche il tema della violenza vede l’amministrazione provinciale impegnata su diversi fronti, da quello dell’informazione, cui è dedicata la giornata internazionale della lotta alla violenza contro le donne il 25 novembre, a quello di supporto nella creazione di una casa rifugio per le donne vittime di violenza. Un progetto cui tengo molto, poi, è "Pugno di ferro in guanto di velluto", un piano articolato per la difesa della donna, che affronta la problematica molto delicata e purtroppo attuale dei concetti di "provocazione" e di "consenso", spesso ancora presenti nella difesa in taluni processi di violenza. Ma la novità è nel considerare la cultura della parità anche nei confronti degli uomini: mi riferisco al sostegno della causa dei padri separati e della condizione di difficoltà e di impreparazione in cui vengono a trovarsi loro malgrado. A tal proposito, il 19 marzo parteciperò ad una campagna di sensibilizzazione. Infine, intendo promuovere un riconoscimento a stelle per quei comuni della provincia di Bari che adotteranno politiche di genere ben precise. Raggiunta l’assegnazione di 3 stelle il comune riceverà la Maglia Rosa ed entrerà a fare parte della "Provincia amica delle donne". Una targa all’ingresso della città renderà merito della tutela riservata alle donne".