La battaglia per l’acqua è al primo posto nell’ecologia conservatrice

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La battaglia per l’acqua è al primo posto nell’ecologia conservatrice

16 Novembre 2010

Se ci tenete all’ambiente il vostro colore simbolico non dovrebbe essere il verde ma il blu. Per prima cosa, oltre due terzi della superficie terrestre è blu e rappresenta una delle maggiori sfide ambientaliste: nonostante tutta quell’acqua, oltre un miliardo di persone non ne hanno di pulita da bere.

Inoltre, il blu ha un significato politico. Dove la gente è povera, le condizioni ambientali tendono ad essere pessime; il Ventunesimo secolo ha provato che il miglior modo di mettere fine alla povertà non era il rosso – colore del socialismo – ma il blu, il colore della libertà, dell’iniziativa personale e dell’impresa.

“L’Ambientalismo Blu” è la via che dovremmo costruire sul sensazionale successo del movimento ambientalista degli ultimi 30 anni. Dovremmo iniziare dal sincero riconoscimento di questi successi. La visione retorica di certi ambientalisti ha funzionato come paraocchi di un cavallo da soma: li ha prevenuti dal guardarsi intorno invece che solo davanti.

Come risultato, il pubblico è stato raramente incoraggiato a guardarsi indietro per vedere quanti progressi fossero stati fatti nel migliorare l’ambiente nel Ventesimo secolo e specialmente dopo il primo “Earth Day” nel 1970.

Leggi la traduzione di "Blue is True" sul sito della Fondazione Magna Carta

Tratto da National Review

Traduzione di Barbara De Rossi