La battaglia per le preferenze non è finita
30 Marzo 2014
Sono sempre più vive le aspettative nel Paese che la nuova legge elettorale restituisca ai cittadini il diritto di scegliere liberamente i propri rappresentanti al Parlamento nazionale, così come avviene alle elezioni europee, regionali e comunali. L’attuale testo dell’Italicum nega infatti questo diritto e impone agli elettori dei candidati scelti dalle segreterie dei partiti che vengono inseriti in liste bloccate in un ordine predefinito.
Questo sistema, fortemente antidemocratico, ha dato vita, negli ultimi anni a un Parlamento di nominati distanti centinaia di chilometri dal territorio, sconosciuti ai loro elettori e indifferenti ai loro problemi e alla realtà della loro circoscrizione. Questo sistema, denominato Porcellum, ha finito con l’allontanare i cittadini dalla politica, e con il recidere i rapporti tra i singoli Parlamentari ed i loro elettori, tra la classe politica e il territorio.
I movimenti populisti ed il fenomeno dell’antipolitica sono nati proprio per questo, perchè i cittadini sono stati lasciati soli ed hanno perso ogni fiducia nei confronti del Parlamento che è il luogo dove il popolo, attraverso i suoi rappresentanti, dovrebbe esercitare la sua sovranità.
Le liste bloccate sono una dimostrazione di diffidenza e una manifestazione di arroganza nei confronti dei cittadini. In un periodo di grande rinnovamento, cambiamento e speranza come quello che stiamo attraversando, reimporre un Parlamento dei nominati vorrebbe dire forzare la mano ed estorcere il voto agli elettori, vorrebbe dire privare i cittadini di un diritto che dovrebbe essere inviolabile e inalienabile, vorrebbe dire commettere un errore irreparabile.
Le liste bloccate sono infatti una offesa nei confronti degli Italiani, una offesa alla loro intelligenza, alla loro maturità, alla loro capacità di discernimento e di decisione. Le liste bloccate sono un’indice di insicurezza delle forze politiche che vogliono imporre le loro scelte dall’alto, noncuranti della volontà degli Italiani. Ma così facendo trasformano gli eletti del popolo in burocrati di partito la cui unica ragione di vita è amministrare il potere non rappresentare i cittadini.
Ricordiamocelo e ricordiamolo una volta per tutte a tutti: il popolo italiano è un popolo maggiorenne che non ha bisogno di tutori. E’ un popolo che ha fatto la storia del nostro Paese, che ha reso grande l’Italia e che ha alle spalle 70 anni di libertà e di democrazia. Va rispettato.