La Betancourt “sopravvive su un amaca tesa fra due pali”

Una lettera dalla foresta amazzonica, spedita dalla ex-candidata alle presidenziali colombiane, Ingrid Betancourt, rapita più di cinque anni fa dalle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc), è stata sequestrata dalla polizia colombiana che l’ha trovata nelle mani di tre messaggeri delle Farc.

La lettera era cono tutta probabilità indirizzata al presidente venezuelano Hugo Cahvez, che ha rivolto parole dure contro il presidente colombiano: “Uribe si deve essere ben reso conto di aver messo in pericolo la loro incolumità. E’ evidente che la Colombia non ha sentimento umanitario, né volontà di pace. E’ terribile quando l’inumanità diventa governo”.

Nel video la Betancourt appare dimagrita e depressa: “Sto male fisicamente Non ho più mangiato. L’appetito mi si è bloccato. I capelli mi cadono in grande quantità. Non ho voglia di niente, perché qui in questa foresta l’unica risposta a tutto quello che chiediamo è no”, si legge nella missiva indirizzata alla madre. “Qui tutti viviamo come morti: vivo o sopravvivo su un’amaca tesa fra due pali”, si legge ancora nella missiva.

“La vita qui non è vita ma una lugubre perdita di tempo. – prosegue la donna rapita – Vivo o sopravvivo su un’amaca tesa fra due pali, coperta da una zanzariera e con un telo sopra che fa da tetto: con tutto questo posso pensare che ho una casa. Tutti questi anni sono stati terribili”. La sorella di Ingrid, Astrid, ha dichiarato che, nonostante la durezza delle immagini, il fatto che Ingrid sia viva rappresenta una notizia importante e che da speranza.