La buffonata dei paladini M5S

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La buffonata dei paladini M5S

18 Giugno 2014

"A tight rein", uno stretto controllo sui prezzi dei farmaci, scrive così il New York Times in un articolo pubblicato alla fine di maggio sull’azione del Governo italiano e del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Davanti a fenomeni come l’invecchiamento progressivo della popolazione e la stagnazione economica, sottolinea il NYT, l’Italia si sta muovendo nella direzione di tutelare pazienti e cittadini offrendo loro una sanità meno costosa.

Citiamo il giornale americano non per "arrampicarci sugli specchi", come dicono, probabilmente indispettiti dal muro preventivo alzato da Ncd a difesa del ministro della salute Lorenzin i parlamentari M5S che hanno chiesto la sfiducia, ma per spiegare che differenza c’è tra noi e i pentastallati: non si tratta di fare a gara su chi è più nemico delle multinazionali, non c’interessa fare i "paladini della lotta alle lobby farmaceutiche", lasciamo le infatuazioni ideologiche ai grillici, per affrontare invece con pragmatismo, cognizione di causa ed anche responsabilità di governo l’universo complicato della salute pubblica.

I grillici come la Taverna rivendicano la primazia delle loro interrogazioni parlamentari ma non li abbiamo ancora visti all’opera dai banchi del Governo, né il momento sembra avvicinarsi visto il risultato elettorale delle Europee. Piuttosto, con la richiesta di oggi le mozioni di sfiducia chieste dai 5 Stelle in 16 mesi di legislatura sono diventate 12, senza ottenere del resto il benchè minimo risultato. Ma sarebbe davvero curioso vedere cosa farebbero i grillici al ministero della salute: forse una campagna contro le vaccinazioni che fanno "diventare gay" come propose un "italian scientist" attivista pentastellato?

Sul New York Times ne scriverebbero sicuramente. Ma non certo con i toni seri e circostanziati che hanno usato per parlare dell’azione di governo del ministro Lorenzin.