La buona politica
09 Gennaio 2007
di redazione
Walter Veltroni è in partenza per una tournèe attraverso varie città italiane dove replicherà il successo romano della sua lezione sulla buona politica.
Gli ingredienti saranno quelli già sperimentati all’Auditorium: musica, filmati, citazioni di libri, effetti speciali, dissolvenze, e l’intero pantheon dell’immaginario politico veltroniano dispiegato come in un grande caleidoscopio. Berlinguer e Craxi, Kennedy e Gorbaciov, Mandela e Ghandi, Martin Luther King e Barak Obama, Charlie Chaplin e Robert Redford, saranno le tessere multicolori della buona politica del sindaco di Roma.
All’ingresso si paga il biglietto, come per ogni spettacolo che si rispetti, alla fine si applaude e si esce con il proprio carico di sogni.
C’è chi dice che si tratti delle primarie di Veltroni nell’affollata strada verso la successione a Romano Prodi. Può darsi che sia così, ma le previsioni a lungo termine ci interessano poco.
Quello che conta è che gli ingredienti della buona politica veltroniana sono gli stessi che il sindaco miscela nel suo ormai più che quinquennale governo della capitale e che solo le sue ipnotiche capacità da grande incantatore di folle possono far passare per politica. Tanto meno per buona politica.