La Camusso, favorevole alla Tav, si smarca da Vendola e Landini

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La Camusso, favorevole alla Tav, si smarca da Vendola e Landini

12 Marzo 2012

In un’intervista al Corriere della Sera di ieri, Susanna Camusso – in risposta alla domanda di Antonella Baccaro sulla presenza dei No Tav alla manifestazione della Fiom di venerdì 9 – ha riaffermato “la posizione favorevole alla Tav già espressa al congresso”, aggiungendo tra l’altro “il disperato bisogno del paese di investimenti”.

Sul tema sembra essersi aperta una crepa politica a sinistra del PD: CGIL da una parte, FIOM e SEL dall’altra. In serata, infatti, dalle tribune di “Che tempo che fa?”, Nichi Vendola ha posto la questione in ben altri termini: “Si vuole bucare la montagna per un treno veloce, in un paese dove per un giorno di neve si va in tilt”. Ed ancora: “La verità è che in Italia le grandi opere sono diventate una giostra per tangenti e corruzione e hanno lasciato sul territorio cumuli di veleni e inchieste giudiziarie”. Come se l’esistenza di vari ed eventuali fenomeni di corruttela impedissero la costruzione di qualsiasi opera pubblica. A prescindere.

Vendola ha poi auspicato che “agli italiani possa spettare di dire se fare un buco nella montagna è la priorità”, auspicando in questo senso una sorta di “referendarismo” permanente, che vada ben al di là della democrazia rappresentativa. L’anticamera dell’immobilismo assoluto, per intenderci.

Fortunatamente, sulla questione treno veloce il Segretario confederale del primo sindacato italiano la pensa in maniera diversa dal leader di SEL: questo treno s’ha da fare. Fermo restando le motivazioni di carattere strettamente tecnico, la TAV creerà posti di lavoro. Da difendere a tutti i costi . Sempre che i valligiani non decidano di sfamare i (ancora in forse) lavoratori del nuovo treno a suon di polentate in baita.